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Logo MasterChef

Nuovo logo Masterchef

Il nuovo logo Masterchef fa schifo, sembra una merda di cane!
Direbbe probabilmente Gordon Ramsey se facesse l’Art Director anziché lo Chef.

Ma in senso buono, lo diciamo tanto per scherzare parafrasando la proverbiale gentilezza del pluristellato cuoco scozzese presentatore di Masterchef USA.
In realtà è un buon restyling, forse un pò sciapo, ma sicuramente l’agenzia londinese The Plant è riuscita a creare un prodotto finale più moderno di quello precedente, pur conservandone il carattere distintivo.

Masterchef, per quei pochi che non lo conoscessero, è un programma culinario della BBC  creato dal regista britannico Franc Roddam andato in onda dal 1990 al 2001 e successivamente ripreso nel 2005, che in Italia viene trasmesso da un canale satellitare Sky e in replica su Cielo. Il format è stato esportato in oltre 35 Paesi del mondo e consiste in una serie di prove a tema, in cui degli aspiranti chef si sfidano sottoponendo a una giuria di esperti i piatti da loro preparati. Il migliore vince, gli altri in linea di massima vengono ricoperti di insulti (sempre in senso buono eh!) ma passano il turno lo stesso, il peggiore della puntata invece viene cacciato.

Tanto è stato il successo, che il format televisivo si è evoluto. Al programma base si sono aggiunti Masterchef: The Professional che vede in gara chef professionisti,Celebrity Masterchef che vede tra i fornelli celebrità del mondo dello spettacolo e Junior Masterchef per i piccoli con la passione per la cucina. Oltre queste declinazioni del format originale Masterchef oggi è anche libri di ricette, riviste ed altri numerosi prodotti per la cucina.

Per rendere omogenea la comunicazione del brand, l’agenzia The Plant ha realizzato la nuova identità del logo Masterchef. Senza stravolgerne i connotati, ha semplicemente ammorbidito le curve della M nella spirale del marchio rendendolo più armonico, ha tolto l’effetto “piastra rovente”, ed ha sostituito il precedente font del logo con un sans serif molto più classico e versatile.

Matt Utber, fondatore di The Plant, ha detto: “Abbiamo constatato che non c’era tanto equilibrio nella forma circolare del marchio, ma avevamo bisogno comunque di mantenere un legame e abbiamo deciso quindi di ridisegnare tutto, tranne la spirale, cercando di dare un senso di più contemporaneo.”

Come detto all’inizio, nel complesso il nuovo logo Masterchef è un buon lavoro, fatto ad arte e con molta attenzione al particolare. Mi vengono in mente giusto un paio di appunti: è corretto, per un programma che in ogni edizione seleziona il miglior cuoco dilettante del Paese, identificarsi con un marchio che rappresenta la spirale incandescente di un piano cottura elettrico? Qualsiasi Chef esperto (compreso il caro Gordon) non si sognerebbe di utilizzare un simile fornello neanche per scaldarsi il latte. Secondo: non sarebbe stato meglio utilizzare un font con delle lettere più tondeggianti per il logo, come l‘Avant Garde o il Futura, in modo che fosse più coordinato al marchio? Un bastoni così generico rischia a mio parere di risultare un p0′ anonimo se utilizzato senza marchio.

In conclusione il nuovo logo Masterchef ci piace, ma non ci esalta, e tra l’altro qui in Italia chissà quando lo vedremo; difatti sarà presentato questo mese ma solo in Gran Bretagna per l’occasione del lancio di un nuovo libro di ricette.