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Categoria: Orientamento e professioniOrientamento e professioni

Opportunità di lavoro per Grafici: settori in Italia e da remoto

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Autore articoloRedazione ABC

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Opportunità di lavoro per Grafici: settori in Italia e da remoto

Quando si parla di formazione, il tema centrale è il collegamento con il mercato del lavoro, ossia quali possibilità concrete ha uno studente alla fine del percorso di studi?

Questo articolo vuole offrire una panoramica sulle opportunità a disposizione di chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, mettendo in evidenza i settori che oggi assorbono più giovani professionisti.

Partiamo con il dire che negli ultimi anni il mercato è cambiato radicalmente e che il digitale ha aperto nuove opportunità. Le aziende investono sempre di più in comunicazione visiva e, tra le tante novità, il lavoro da remoto ha introdotto una rapida rivoluzione che ha abbattuto le barriere geografiche.

I principali settori che assumono professionisti della grafica in Italia

In Italia, le figure di grafico e designer trovano impiego principalmente nel settore dei servizi di comunicazione e marketing. Dopo percorsi formativi specifici (come istituti tecnici in grafica, lauree in design/comunicazione o corsi di specializzazione), molti grafici vengono assorbiti da

  • agenzie pubblicitarie
  • studi grafici e di comunicazione
  • case editrici
  • reparti marketing di aziende di vari settori

Questi contesti lavorativi valorizzano le competenze creative e digitali del professionista, permettendo di lavorare su loghi, materiale pubblicitario, contenuti per social media, impaginazione editoriale e altro. Ad esempio, l’indirizzo “Grafica e Comunicazione” dell’istruzione tecnica prepara proprio a questi sbocchi lavorativi, confermando che aziende pubblicitarie, tipografie, case editrici e uffici marketing sono tra i principali datori di lavoro per i giovani grafici. Nel complesso, il comparto comunicazione, media e design rappresenta un settore in crescita che assorbe molti professionisti grafici, anche grazie alla trasformazione digitale delle imprese.

  • Il settore servizi rappresenta circa il 69,3 % dell’occupazione totale in Italia (dato 2022)  
  • Il comparto informazione e comunicazione, che include attività digitali e grafiche, ha conosciuto una crescita nel 2022 del +5,0 % (tra i più alti tra i servizi)  
  • La quota delle persone che hanno lavorato tramite piattaforme digitali in Italia nel 2022 (una categoria che può includere grafica, web, contenuti) è l’1,5 % della popolazione 16–64 anni  

Va evidenziato che il comparto della comunicazione e produzione di contenuti digitali in Italia è fortemente popolato da giovani: secondo un rapporto promosso da UNA (Associazione delle Agenzie di Comunicazione) e Università Cattolica, oltre il 53% dei lavoratori nelle imprese di comunicazione e digital ha meno di 35 anni. Ciò significa che molte aziende del settore preferiscono e assumono nuovi talenti grafici relativamente giovani, capaci di portare idee fresche e competenze aggiornate sulle tecnologie digitali.

Anche ISTAT/INAPP conferma la forte presenza giovanile nella professione: circa la metà di chi lavora come “grafico o disegnatore” in Italia ha meno di 40 anni. In sintesi, pubblicità, marketing, editoria e comunicazione digitale sono i settori dove i grafici trovano maggior impiego, costituendo un bacino di opportunità lavorative per chi possiede creatività e competenze tecnico-artistiche.

Lavoro da remoto e opportunità all’estero per grafici

Ma il vero boom degli ultimi anni è rappresentato dal lavoro da remoto (smart working), specialmente  in ambito grafico e creativo. La pandemia ha svolto un ruolo di acceleratore del processo e in Italia il numero di lavoratori che operano da remoto si è stabilizzato attorno ai 3,5 milioni nel 2024.

Questo contesto ha aperto nuove possibilità a chi lavora nel settore. Oggi infatti è del tutto fattibile collaborare con aziende e clienti in tutto il mondo senza doversi spostare. Anche molte imprese italiane hanno integrato formule di smart working internazionale, che permettono di lavorare all'estero o per clienti esteri mantenendo il contratto italiano.

Si stima che circa il 29% delle grandi imprese in Italia pratichi già l’“International Smart Working”, ossia consenta ai propri dipendenti di lavorare da qualunque luogo anche oltreconfine. Tale flessibilità organizzativa è particolarmente vantaggiosa per i talenti digitali e creativi, perché consente di attrarre collaborazioni globali e accedere a un bacino più ampio di offerte.

I dati globali indicano che il trend del lavoro remoto continuerà a crescere. Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 i “lavori digitali globali” eseguibili da ovunque saliranno del 25% fino a circa 92 milioni di posizioni nel mondo. In particolare, i graphic designer rientrano tra le professioni di medio livello retributivo che più facilmente potranno essere svolte interamente online da qualsiasi paese. Ciò significa che un grafico italiano può candidarsi per offerte di lavoro remote in aziende estere, ad esempio tramite piattaforme come LinkedIn o Indeed, ampliando così le proprie opportunità di carriera. 

Va naturalmente considerata la concorrenza globale e la necessità di conoscere bene l’inglese e le dinamiche interculturali per sfruttare al meglio tali opportunità. In definitiva, il mercato estero da remoto rappresenta un interessante sbocco per i grafici italiani, specialmente per chi desidera lavorare in contesti internazionali o come freelance con clientela mondiale. La tendenza è destinata a proseguire, con il lavoro agile che diventa parte integrante del mondo grafico e creativo.

Giovani grafici e età di ingresso nel mondo del lavoro

Nel mercato del lavoro italiano, l’età media di ingresso si è progressivamente alzata nel corso degli ultimi anni, e questo vale anche per i profili grafici alle prime armi. Se in passato molti iniziavano a lavorare giovanissimi, oggi i giovani grafici spesso fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro attorno ai 25-30 anni.

Secondo un’indagine OCSE, nel periodo post-pandemia l’età media del primo impiego in Italia è salita a 24 anni per gli uomini e 26,2 anni per le donne – un dato nettamente superiore rispetto ad altri Paesi europei, dove generalmente si inizia a lavorare attorno ai 21-23 anni.

Questo fenomeno è legato a vari fattori:

  • percorsi di studio più lunghi (laurea magistrale, master)
  • ricerca di specializzazioni mirate (ad esempio corsi in grafica digitale, UX/UI design)
  • un mercato del lavoro che richiede spesso esperienza anche per posizioni junior

Nonostante ciò, il settore rimane uno di quelli in cui i giovani riescono a trovare spazio più facilmente rispetto ad altri ambiti tradizionali. Come visto, oltre la metà dei lavoratori nelle agenzie creative ha meno di 35 anni, segno che le nuove leve creative sono molto richieste. Tuttavia, l’ingresso effettivo può richiedere tirocini, stage o collaborazioni freelance prima di ottenere un contratto stabile.

Le imprese italiane nel 2023 tendono infatti a preferire candidati con almeno un minimo di esperienza: appena l’11,5% delle assunzioni previste riguarda giovani under 24, mentre la fascia 30-44 anni copre quasi un terzo delle nuove entrate. Questo indica che spesso il primo impiego da grafico avviene qualche anno dopo la formazione, quando il candidato ha maturato competenze pratiche tramite progetti, stage o lavori autonomi.

In sintesi, chi oggi entra nel mondo del lavoro grafico in Italia ha in media poco più di 25 anni, spesso dopo un percorso formativo post-diploma o universitario. Il mercato sta assorbendo queste figure soprattutto nei settori digitali e creativi, dove la domanda di competenze aggiornate è alta. Pur con un’età di ingresso leggermente più elevata rispetto al passato, i giovani grafici trovano un ambiente dinamico e in evoluzione, in cui la creatività under 35 è un valore aggiunto riconosciuto dalle aziende.

L’importante è dotarsi di un solido portfolio e tenersi al passo con le nuove tendenze (dall’UX design all’AI generativa per la grafica), così da colmare più facilmente quel gap iniziale di esperienza e avviare con successo la propria carriera nel mondo della grafica professionale.

Conclusioni

Negli ultimi anni il mercato del lavoro per i grafici in Italia ha visto importanti cambiamenti. I settori di impiego principali restano quelli legati alla comunicazione, marketing, editoria e media digitali, che assorbono la maggior parte dei professionisti grafici emergenti. La dimensione internazionale e remota del lavoro grafico è in forte crescita: grazie allo smart working oggi è possibile lavorare da remoto per aziende estere, ampliando gli orizzonti occupazionali oltre i confini nazionali.

Questo trend, sostenuto anche dalle previsioni globali, rende la professione del grafico sempre più flessibile e aperta a collaborazioni worldwide. Allo stesso tempo, l’ingresso nel mercato avviene in età mediamente più avanzata rispetto al passato – indice di un percorso formativo più lungo e della necessità di accumulare competenze pratiche prima di stabilizzarsi nel ruolo. Nonostante ciò, la grafica rimane un ambito lavorativo adatto ai giovani: le imprese creative italiane valorizzano i nuovi talenti e oltre la metà dei lavoratori del settore ha meno di 35 anni. 

Per chi si candida oggi a ruoli di grafica, le prospettive sono dunque positive, occorre:

  • puntare sulla formazione aggiornata
  • sfruttare i canali digitali (come LinkedIn e i job portal) per cercare opportunità anche da remoto
  • avere la flessibilità di adattarsi a un mercato in evoluzione

Con creatività, competenze tecniche e un po’ di intraprendenza, i giovani possono trovare il proprio spazio sia in Italia che nel panorama internazionale del lavoro.

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