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10 febbraio 2020
Redazione ABC
Ti sei mai chiesto come guadagnare con Youtube? Ecco la risposta in una guida completa di ABC Formazione, da anni nel Digital Marketing anche grazie alla sua collaborazione con l’agenzia web Rekuest.
La pubblicità è l’anima del commercio, si diceva nel marketing tradizionale. Ora è l’anima di Youtube! Uno youtuber può ottenere soldi, ma ci sono specifici requisiti e regole precise da conoscere.
Intanto da marzo partirà il restyling del sito desktop che vedrà una nuova interfaccia. Per guadagnare con Youtube è necessario far parte del YPP (Programma partner di Youtube). Per diventare partner la piattaforma richiede, almeno in via teorica, standard qualitativi elevati.
Le domande dei canali vengono esaminate in modo che siano conformi a tutte le norme e linee guida di Google (proprietaria della piattaforma video). Il requisito minimo è di mille iscritti al canale, almeno 4.000 ore di visualizzazioni negli ultimi 12 mesi e non aver violato il copyright e le regole del portale.
In sintesi si guadagna da Youtube così:
Tutte queste funzionalità sono utilizzabili solo quando Youtube ritiene il canale conforme e “in contesto” rispetto al messaggio veicolato.
Per rendere operativa la monetizzazione bisogna collegare un account Google AdSense. Gestire questo sistema è possibile se si è maggiorenni o si ha un tutore legale. Quando le entrate crescono è meglio rivolgersi a un commercialista esperto per gestire il lato fiscale.
Veniamo ora alla questione che interessa di più: quanto può arrivare a guadagnare uno Youtuber? Non esistono cifre precise perchè tutto dipende da qualità, numero e visualizzazioni dei video. In linea di massima il CPM , per 1000 visualizzazioni (costo per mille visualizzazioni) è di 5-8 euro lordi (cioè non tassati). Quindi per guadagnare 1000 euro servono circa 200 mila visualizzazioni? Non è così semplice. Ogni canale va valutato come un caso a parte. A questo punto si può chiedere la “monetizzazione” sul proprio canale.
Le aziende cercano influencer (persone in grado di modificare le tendenze di acquisto) perchè gli utenti-consumatori online si fidano poco della pubblicità classica e molto di esperti o appassionati del settore.
Fare lo youtuber ha diversi vantaggi, tra cui lavorare da casa. Sarà fondamentale scegliere un buon nome per il canale, in linea con quanto trattato. Per farsi trovare è importante fare un minimo di attività Seo. Il lavoro e i risultati vanno costantemente monitorati con lo strumento YouTube Analytics. La grafica del canale conta: è bene personalizzarla con creatività e soluzioni originali. Le playlist sono uno strumento che aiuta gli utenti a cercare sottocategorie specifiche tra i temi trattati.
Serve umiltà: all’inizio sarà sempre importante ricordare agli utenti di condividere, commentare, lasciare un like e attivare la campanella per sapere quando viene rilasciato un nuovo contenuto.
Esistono network esterni che fanno da intermediari con il portale di Google offrendo maggiore visibilità e supporto tecnico in cambio di una piccola fetta di guadagni. SocialBlade ne è l’esempio più famoso.
Alcuni youtuber riescono a fare il grande “salto” passando dalla piattaforma video ai media tradizionali: Frank Matano, che aveva raggiunto milioni di iscritti con il suo canale in cui inizialmente faceva scherzi, ne è uno degli esempi più famosi.
Qui una classifica dei video italiani più visti nel 2010 su Youtube.
Essere Youtuber davvero, guadagnandoci costantemente, richiede impegno, creatività, regolarità nella pubblicazione e un piano editoriale ragionato. Se vuoi sapere come diventare un professionista del digital marketing chiedici come fare!
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