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La guida su come scrivere correttamente una privacy policy a prova di GDPR

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Autore articoloRedazione ABC

La privacy policy informa gli utenti, in modo chiaro e dettagliato, circa il trattamento dei loro dati personali.

Dopo il caso di Facebook, si è a lungo parlato negli ultimi mesi del trattamento dei dati personali. A tal proposito il GDPR (il regolamento generale per la protezione dei dati personali n. 2016/679) stabilisce che la privacy policy sarà legalmente obbligatoria per le aziende che gestiscono informazioni personali degli utenti.

Che cos’è la Privacy Policy?

La privacy policy è un documento che informa gli utenti che navigano i siti internet, circa la gestione e il trattamento dei loro dati personali.

Questo documento è obbligatorio per tutti i siti internet che raccolgono i dati degli utenti (nome, cognome, email) ma anche per quelli che tengono solo traccia delle visite attraverso strumenti come Google Analytics.

Dunque, quando è obbligatorio redigere la Privacy Policy? 

È obbligatorio nel caso in cui:

  • il sito web raccolga dati personali
  • i dati raccolti non siano solo per esclusivo uso personale
  • entrano in gioco terzi soggetti come Facebook e Google Analytics

Ogni sito web deve pubblicare la propria informativa sulla privacy con il nome di “Privacy Policy” e dovrebbe essere accessibile tramite un collegamento diretto da ogni pagina web (generalmente inserito nel footer).

Il GDPR (General Data Protection Regulation) è il regolamento europeo generale sulla protezione dei dati personali applicabile dal 25 Maggio 2018.

Ha come obiettivi primari la trasparenza e l’informazione dell’utente

Multe e sanzioni per chi non ottempera all’obbligo di redazione della privacy policy

Se il titolare del trattamento non ottempera all’obbligo di redazione del documento di privacy policy, viene punito con sanzioni e multe anche molto pesanti. Gli organi di controllo hanno inoltre la possibilità, in caso di inadempienza, di bloccare l’account titolare.

Le multe partono da un minimo di 30.000 euro a un massimo di 50.000 euro.

È il Garante della Privacy che si occupa di controllare e sanzionare le violazioni, e lo fa attraverso le segnalazioni di utenti o di controlli di routine come quelli effettuati dalla Guardia di Finanza.

Cosa deve contenere il documento di privacy policy

Un documento di Privacy Policy deve essere conciso, facilmente accessibile e chiaro. E deve contenere alcuni elementi essenziali:

  • Dettagli del contatto (nome, cognome, indirizzo email del titolare e/o responsabile del trattamento)
  • Tipologia dei dati raccolti e come verranno utilizzati (finalità, ad esempio attività di email marketing, analytics ecc. )
  • Altri soggetti coinvolti (nel caso in cui ci siano terzi destinatari dei dati come Facebook e Google)
  • I diritti degli utenti che navigano il sito web (possibilità di visionare i dati personali in possesso del titolare del sito web, rettificarli, eliminarli o bloccarne la raccolta)

Questi punti non vanno considerati come punti fondamentali ma come linee guida a cui affidarsi durante la redazione del documento di privacy policy.

Ogni azienda deve esaminare l’effettiva modalità di trattamento dei dati e preparare, in base a ciò, la propria personale privacy policy.

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